Una delle pratiche meno considerate e più sottovalutate dagli orologiai, vuoi per la difficoltà di una precisa centratura, vuoi per il tempo impiegato per compiere questa operazione, consiste nella riboccolatura dei fori ovalizzati della platina e del ponte del bariletto in corrispondenza dei perni della ruota di centro e dell’albero del bariletto.
I perni delle ruote e l’albero del bariletto sono realizzati in acciaio e per sfregamento tendono ad usurare e ovalizzare i fori in ottone in cui ruotano.
Dalla foto sottostante si osserva la tipica mezzaluna scavata dalla battuta dell’albero del bariletto che ruotando fuori asse su un foro ormai ovalizzato va ad usurare anche l’appoggio dell’albero del bariletto.
I metodi utilizzati dalle varie generazioni di orologiai nel corso degli anni per risolvere questo problema sono state fra le più svariate:
- Un metodo usato consiste nel punzonare il bordo del foro in corrispondenza dell’ovalizzazione per spingere un po’ di materiale verso l’interno.Questo metodo presenta due difetti gravi, il primo è che la sezione del materiale in corrispondenza della punzonatura è decisamente più sottile rispetto allo spessore originario e che quindi non garantisce una durata nel tempo.Il secondo è che non si ha nessuna certezza rispetto all’allineamento fra il foro punzonato e quello superiore.Un terzo difetto è che dal punto di vista estetico l’intervento è decisamente grossolano.
- Un altro sistema consiste nell’alesare (allargare) il foro ovalizzato, senza nessuna certezza del mantenimento della centratura del foro stesso e nel montaggio di una boccola di ottone.
Questa procedura, rispetto alla precedente, presenta i vantaggi di uno spessore uniforme del materiale in ogni punto e di essere esteticamente più gradevole. Purtroppo non assolve al suo dovere più importante, ovvero mantenere perfetto l’allineamento fra i due fori nei quali ruota l’albero.
In molti casi questi interventi hanno contribuito a danneggiare platine e ponti con risultati scarsi e bariletti che nel migliore dei casi girano fuori asse (nel peggiore dei casi sfregano verso l’alto o verso il basso) e non riescono a distribuire la forza in modo costante con conseguenti problemi di amplitudine bassa e marcia irregolare.
Rolex stessa nel corso degli anni ha fornito boccole per platine e ponti sostituibili dopo una foratura calibrata e in centro rispetto all’asse dei fori originali per garantire un’erogazione costante della forza.
Andiamo ora a spiegare i principi meccanici che ci inducono a ritenere valido il nostro sistema:
Prendiamo in considerazione il foro usurato dell’ingrandimento ad inizio pagina.
Non avendo riferimenti certi sull’interasse originario del foro, ora compromesso dall’ovalizzazione, ne tantomeno riferimenti sul ponte del medesimo orologio, anche esso ovalizzato, abbiamo montato un ponte Rolex nuovo e abbiamo effettuato una centratura direttamente sul foro del medesimo.
Smontando il ponte del bariletto senza tuttavia togliere la platina dal mandrino e facendola ruotare salta subito all’occhio l’usura del foro del bariletto.
Per risolvere il problema di centratura del ponte e della platina in modo corretto abbiamo quindi tornito, con un utensile creato unicamente per questo scopo i fori preesistenti (ponte e platina), rifinendoli successivamente con un alesatore calibrato per ottenere il giusto diametro.
Il diametro è scelto per avere una corretta interferenza nel montaggio tra boccola a pressione e foro.
Ora abbiamo la certezza che i fori che alloggiano l’albero del bariletto siano coassiali e che la distanza e quindi l’ingranamento con la ruota di centro siano esatti in quanto abbiamo usato per ritrovare la coassialità una posizione certa (quella rilevata con un ponte nuovo).
La stessa procedura viene ripetuta per ritrovare l’interasse dei fori della ruota centro prendendo come riferimento il rubino della ruota di centro montato sul ponte.
Nel video mostriamo la perfetta centratura del rubino della ruota di centro e conseguentemente la centratura del foro della ruota di centro nella platina.
Una volta che tutti i fori sono stati torniti e alesati si può procedere con la sbavatura del foro e col montaggio delle boccole.
Infine l’orologio viene lavato e lubrificato sostituendo le parti danneggiate e provato al cronocomparatore per valutare la precisione dell’intervento.